Bit Beat: Realtà o Viral Marketing?

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Come tutti probabilmente avranno capito diciamo la seconda…

Non si fa altro che parlare di Bit Beat un fantasioso robot che sarebbe capace di apprendere come un umano

Il progetto è stato presentato con tanto di video virali su YouTube, Wallpapers, schede tecniche

Devo ammettere che i video (pur essendo un fotomontaggio) e la grafica del sito sono stati realizzati con molta professionalità

Ecco perchè Bit Beat non è Reale:

Prima di tutto il progetto viene fatto passare come made in Italy…va bè potremmo dire che abbiamo gia individuato la grande bufala no?

Ma andiamo avanti…

Se per caso troviamo un errore pagina 404 ovvero pagina non trovata veniamo indirizzati al webmaster con una mail l.colombo@reply.it

Possibile che un progetto è innovazione di questa portata non sia stata presa in considerazione da TG, Radio ecc.

Ecco un video rivelazione:

I nomi dei responsabili sono totalmente fasulli, provate a fare una qualsiasi ricerca su google, Toshiro Mifune è un attore giapponese, Julie Power un eroina della Marvel e altri omonimi ma nessuno che riconduca alle foto indicate.

Nella pagina delle interviste con link intervista_MATTEO_ralla.php viene intervistato un certo ALESSANDRO Rallà, una svista?

Facendo una rapida ricerca con chiave Aware risalgo al sito di una web agency di Milano AwareDesign che caso strano ha lo stesso simbolo (freccia) sul petto del robot ed è partner di Reply.it

Tra i progetti possiamo notare qualcosa di molto simile a Bit Beat, ovvero Video Human Technology

Onore al merito, progetto davvero notevole e ben riuscito, ma sicuramente sgamati ;)

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Managing Partner di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

14 Commenti

  1. Ciao Julius,

    che dire… anche io ho visto i video in rete e ne sono rimasto impressionato, sono decisamente di pregevole fattura anche se sicuramente ad un occhio minimamente esperto risaltano immediatamente quei dettagli che evidenziano come in realtà questo fantomatico Bit Beat sia solo un rendering 3D.

    Ottimo articolo come sempre…vediamo dove vogliono arrivare…

  2. fast_designer

    peccato per lo sgamo… certo l’idea di fare credere a tutti l’esistenza di un robot del genere era un po’ ambiziosa.
    in ogni caso onore e merito ad awaredesign, davvero un lavoro ben fatto !

  3. Penso anche io che sia un fake, ma un ottimo progetto 3D

    Bella analisi Julius!

  4. I video sono interessanti se guardati attentamente. Un’atmosfera molto alla “portal”.
    Un grande lavoro. Non in campo robotico ma non si può avere tutto dalla vita :D

  5. “Prima di tutto il progetto viene fatto passare come made in Italy…va bè potremmo dire che abbiamo gia individuato la grande bufala no?”

    Dai, non fare cosi’. Guarda che nonostante l’incapacita’ di chi ci governa e di chi dovrebbe fare innovazione, in Italia riusciamo anche a fare robe mica male. Nel mio piccolo io lavoro per una societa’ che sviluppa il software che, per fare un esempio che tutti conoscono, usa Borgonovo, il calciatore malato di SLA e in grado di muovere solo gli occhi, per comunicare. E’ praticamente una suite tipo Office, piu un browser, piu’ Skype piu altra roba, tutto controllato solo con gli occhi. TUTTI pensano che sia una roba della NASA o giu’ di li, e invece lo facciamo qui a Milano…

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