Consigli sulla gestione di un ambiente creativo – Edwin Catmull, Presidente Pixar

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Vi parlo del libro Verso la Creatività e Oltre scritto da Edwin Catmull, Presidente Pixar e Disney Animation.

Edwin Catmull è oggi Presidente della Pixar e Disney Animation, due grandi aziende che hanno saputo innovare e trasformare interi processi lavorativi.

La Pixar ha rivoluzionato il mondo dell’animazione: grazie a un metodo innovativo, ha dato vita a capolavori come “Toy Story”, “Monsters & Co.,”Alla ricerca di Nemo”, “Gli Incredibili”, “Up” e “WALL-E”, film che hanno collezionato record ai botteghini e hanno ricevuto complessivamente trenta premi Oscar.

Il libro

Nel suo libro Verso la Creatività e Oltre (dal titolo Creativity INC. in USA) di cui vi parlerò, Edwin racconta la sua storia professionale, facendo emergere le strategie manageriali e la gestione di un ambiente creativo, che ha dovuto imparare nel corso imprenditoriale e applicare sia alla Pixar e poi dopo alla Disney Animation.

Sono rimasto davvero affascinato da questo libro, con grandi riflessioni e utili consigli per gestire il team e i processi lavorativi di un’azienda, libro che consiglio vivamente a tutti coloro che sentono di avere uno spirito imprenditoriale.

Non voglio anticipare molte cose dal libro, perché il bello è stato anche scoprire alcuni dettagli per la prima volta, come la vera nascita della Pixar, l’incontro con George Lucas, l’arrivo di Steve Jobs nella Pixar e altri aneddoti davvero molto ricchi d’emozioni.

Quello che vorrei condividere con questo mio articolo, sono alcuni consigli e strategie che Edwin Catmull ha applicato nella sua azienda (e poi nella Disney Animation) con lo scopo di gestire e stimolare l’ambiente creativo, costruito negli anni, che noi tutti ora conosciamo come Pixar.

Spazio di lavoro

Sembra una cosa banale ma in qualsiasi azienda può capitare di avere difficoltà di comunicazione tra il team, dovute soprattutto da barriere strutturali.

Pensateci. Capita spesso durante riunioni di avere il timore di parlare solo perchè ci sono posti già assegnati oppure ancora ci sono tavoli dal design irregolari che rendono difficile la comunicazione e creano all’istante una superiorità gerarchica.

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“Possono esserci molte ragioni per cui in un ambiente di lavoro i colleghi non sono schietti gli uni con gli altri. Il vostro compito è individuarle per poi occuparvene.”
Edwin Catmull

Nel libro, Ed Catmull si accorge di questo problema e cercherà di individuarne altri e risolverli con semplici ristrutturazioni per facilitare la comunicazione. Ci sono diversi aneddoti descritti da Ed, ma quello che mi ha colpito di più riguarda il tavolo allungato con i segna posto, durante l’inizio aziendale della Pixar.

Un tavolo cosi lungo che da un’estremità all’altra era difficoltoso sentirsi, e nella sala riunione chi non aveva un posto preassegnato doveva stare incollato alle pareti della sala, in piedi. Pensate a quella persona in piedi quanta intimidazione poteva avere nel provare a intervenire. Infatti non lo faceva.

La soluzione? Sostituire il tavolo con qualcosa di più moderno e dal design “meritocratico”; prima di tutto un tavolo rotondo e successivamente l’eliminazione dei segna posti, indice di gerarchia e prevaricazione rispetto alle altre persone del team.

L’importanza del Team

Un buon team può sicuramente fare la differenza in qualsiasi azienda, sta a noi saperlo gestire, conoscere e stimolare durante i processi lavorativi.

Ed raccontava come lasciare al team la possibilità di personalizzare la propria area di lavoro, fosse diventato stimolo di riconoscimento e personalità.

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“Quando esaminate dei candidati, assegnate al loro potenziale di crescita più importanza che alle loro competenze. Quello che sapranno fare un domani è più importante di ciò che sapranno fare oggi.”
Edwin Catmull

Quando intraprese la carriera da Presidente della Disney Animation queste dinamiche non erano presenti, le aree di lavoro erano impersonali, sembrava quasi non ci lavorasse nessuno in alcune aree.

Per alcuni di noi questi aspetti possono sembrare banali, ma in grandi realtà non vengono prese in considerazione, e spesso si perde la personalità del singolo, e quindi di un intero team.

Altro aspetto importante è conoscere il proprio team, dargli fiducia e se deve capitare anche farlo sbagliare, con meno danni possibili, solo in questo modo avrà la possibilità di crescere professionalmente.

Libertà d’espressione

La Pixar Animation ad un certo punto, e per la prima volta nella sua storia aziendale, ha dovuto fermarsi per un giorno, per il Notes Day.

Questo incontro interno è stato voluto da Edwin CattmullJohn Lasseter, direttore creativo della Pixar e poi lo sarà anche della Disney.

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“La struttura comunicativa di un’azienda non deve rispecchiare quella organizzativa. Tutti dovrebbero poter parlare con tutti.”
Edwin Catmull

Un giorno davvero importante per la Pixar e per le persone che lavoravano al suo interno, un giorno che ha offerto a tutti, indifferentemente dal proprio ruolo, di poter aiutare l’azienda con suggerimenti e consigli su processi lavorativi e idee di miglioramento.

Il Notes Day aveva l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci su processi di lavorazione e miglioramento dell’ambiente lavorativo, ma soprattutto individuare le persone capaci di poter intraprendere e seguire questi obiettivi.

L’incontro è stato un successo, molti dipendenti in quel giorno si sono conosciuti per la prima volta, come ad esempio una cuoca con un regista, oppure ancora un addetto alle luci con un manager. Un giorno che ha maturato i rapporti tra i dipendenti e forse in parte a migliorato la Pixar.

Trova la soluzione, non il colpevole del problema

Tra i consigli condivisi nel libro, ne troviamo anche uno molto semplice quanto efficace, ovvero quello di non perdere troppo tempo a individuare chi ha sbagliato, ma trovare la soluzione nel minor tempo possibile.

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“Desiderare che tutto proceda senza intoppi è un falso obiettivo, e porta a giudicare gli altri in base ai loro errori e non alla loro capacità di risolvere i problemi.”
Edwin Catmull

Molte aziende perdono tempo a trovare il colpevole di un errore e “dichiarare guerra” con penalità economiche o addirittura togliendo qualsiasi possibilità di rimediare. Sbagliato.

Edwin racconta che durante la realizzazione di Toy Story, in una fase finale, per errore vengono eliminati i backup degli asset principali che governano i rendering tridimensionale dei personaggi del film. Immaginate la scena, gli animatori che lavorano sulle ultime scene e a un certo punto i personaggi principali tra cui Buzz Lightyear e Woody svaniscono in tutte le scene costruite durante i diversi mesi di lavoro. Panico.

Invece di perdere tempo a trovare il colpevole e capire come avesse fatto a fare quell’errore, la priorità fu trovare una soluzione rapida. Non vi svelerò come hanno fatto a salvare il film, che darà loro fama e notorietà come Pixar, ma questo è solo un esempio di come gestire al meglio una crisi durante il processo lavorativo.

Mai adagiarsi

Quando le cose vanno bene a livello aziendale, si tende spesso ad adagiarsi sulla stabilità, questo a lungo periodo comporta meno innovazione e un freno ad accettare sfide.

Siamo in un oceano fermo, completamente fermo e quando ci sono delle onde la nostra unica mossa è quello di spostarci dove la situazione e ancora una volta calma. Quando arriverà una tempesta non avremo il tempo necessario per spostarci.

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“State attenti a non considerare la stabilità un obiettivo. Mantenere l’equilibrio è molo più importante.”
Ed Catmull

Pensateci, la mia azienda ha successo, perché nel prossimo anno dovrei affrontare sfide che potrebbero intaccare questo risultato? Meglio rimanere dove siamo.

Il momento in cui una tempesta inaspettata può colpirci è proprio questo. La tempesta può essere una crisi, un nuovo competitor che entra nel mercato, ed è ovvio che se siamo rimasti “fermi” saremo una preda molto più facile rispetto alle altre.

Edwind Catmull

Nella foto Edwin Catmull

Edwin Catmull nato a Parkersburg nel 31 Marzo 1945, noto per i suoi importanti contributi nell’ambito della grafica computerizzata, è stato tra i fondatori ed è uno degli uomini chiave della casa di produzione cinematografica Pixar specializzata in animazione computerizzata.

Ed ha ottenuto due statuette Oscar da parte dell’AMPAS per il suo contributo alla grafica computerizzata applicata al mondo del cinema. Inoltre ha ottenuto due premi speciali tecnico-scientifici (con l’assegnazione di una targa e non di una statuetta) e un altro premio speciale rappresentato da un certificato che riconosce i meriti ottenuti in ambito tecnicologico nel cinema.

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Managing Partner di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

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