Ho iniziato da un paio di settimane a scrivere un e-book sul mondo dei Web Designer Freelance, con lo scopo di condividere strategie e consigli su chi vuole intraprendere questa carriera professionale.
Nell’e-book verranno discusse diverse tematiche che io stesso all’inizio cercavo, dai vantaggi e svantaggi nel diventare freelance alle strategie di gestione clienti e progetti.
Per creare contenuto di valore voglio chiedervi quali siano le vostre domande o dubbi sull’argomento Web Designer Freelance.
Ho avuto delle ottime proposte sia su Facebook che Twitter, ora chiedo a tutti i lettori di scrivere in questo articolo quali tematiche vorreste che io approfondisca nell’e-book.
La guida sarà strutturata in base alle mie esperienze, quindi non è la bibbia intendiamoci, ma sono dei preziosi suggerimenti e consigli che ai miei inizi avrei voluto conoscere.
Ma non è finito qui! Oltre a questi preziosi consigli saranno incluse delle storie di successo di alcuni web designer italiani che ci aiuteranno a capire quali strade percorrerre per una fulgida carriera.
L’e-book sarà a pagamento, penso non più di 9 euro per far fronte alle ore che sto spendendo nella stesura della guida, e sarà disponibile dopo l’estate.
Tutti i vostri pareri e domande saranno preziosissime per creare un e-book ancora più interessante e utile.
Quali sono le tue curiosità e dubbi sul mondo dei Freelance?
32 Commenti
Mi piacerebbe che venisse affrontato anche l’aspetto “fiscale” dell’essere freelancer. Dal come farsi pagare i primi lavori (ricevuta prestazione occasionale) a come e quando aprire la partita iva, le agevolazioni, i regimi fiscali, ecc… ecc…
Grazie :)
Anche a me interessa molto la richiesta avanzata da “rob” sull’aspetto fiscale.
Vorrei aggiungere però un altra considerazione riguardo al fatto che a volte mi è capitato che persone alle quali ho realizzato siti mi facessero un pò di discorsi “strani” riguardo password dello spazio ftp ecc…in uno di questi casi siccome volevo andare incontro al cliente anzichè dovermi sottovendere più di quanto non si è costretti a fare, gli avevo proposto un piano di ammortamento del pagamento in 3 “rate” ed ho avuto la certezza che forse con l’appoggio di qualcuno piu esperto, volesse fregarsi il sito dal server senza pagare la parte rimanente. questo è solo un esempio ma volevo esprimere con ciò la necessità di sapere come ci si dovrebbe comportare riguardo la “proprietà intellettuale” di un sito realizzato, la proprietà dei file sorgente, ecc….come tutelarsi? com’è che si dovrebbe comportare?
Come già anticipato su Facebook alcune idee per gli argomenti da trattare possono essere:
1) Oggi la qualità/professionalità è ancora un valore che ha un prezzo sul mercato? Meglio il professionista o il “ragazzetto sotto casa”?
2) E’ possibile prevedere il futuro? :D Quali possono essere le piattaforme, risorse o metodi di sviluppo che prenderanno piede nei prossimi anni in modo da poter consigliare al meglio i nostri clienti. Es. HTML5 VS FLASH.
3) Un web designer freelance può accettare lo spec-work? E nel caso si dovesse trovare in questa condizione come affrontare al meglio la situazione con il cliente?
4) Quali risorse si possono utilizzare per dare valore al proprio lavoro. Es. Creare un portfolio lavori su Flickr..
Questa sono solo alcune idee :D
Sarebbe interessante per un freelance, che ha tempi modi ed un approccio sostanzialmente differente alle web agency, avere una indicazione sui ‘costi’ del proprio lavoro. Purtroppo nel WEB manca di un tariffario indicativo (al di là delle specifiche competenze, del proprio brand, della quantità di lavoro) che dia dignità, cittadinanza e soprattutto VALORE ad un sito. Questo rende il mercato fortemente schizofrenico e per il freelance è sempre molto complicato poter inquadrare e definire il valore-base che c’è dietro un progetto. Ecco, sarebbe utile in tal senso, poter definire questo. O quantomeno tentarci!
Quoto il fatto di trattare l’aspetto fiscale del freelance, sicuramente un argomento che interessa a molti (se non tutti) e che magari non è presente nei contenuti del tuo blog.
Un’altra cosa molto interessante è sicuramente il rapporto con i clienti, chi è alle prime armi, ma anche chi non lo è, potrebbe trovare molto utili certi consigli da parte di gente più esperta (preventivi, metodi di pagamento, ecc).
Per le risorse il box design rappresenta un ottimo strumento, dove trovare velocemente molte informazioni tecniche, ma magari prendere le info più utili e riassumerle nell’e-book per una lettura ancora più veloce potrebbe essere utile.
;)
l’ approccio al cliente, la prima impressione come non farlo “scappare”, mi sembrano ottimi argomenti da trattare…saluti Giuliano e buon lavoro!
Concordo con Francesco nel dire che uno degli aspetti più interessanti da approfondire è proprio il momento iniziale del rapporto, come svolgere il primo colloquio, che informazioni raccogliere, come comportarsi e quali strategie usare per convincerlo che “noi siamo la persona giusta”!
Grazie a tutti, ottimi spunti, prendo nota per i contenuti da trattare nell’e-book!
Se avete altre domande o dubbi non esitate a commentare!
Ti avevo già scritto via email, ma mi è venuto in mente qualcosa in più. Ecco qua:
– Come farsi conoscere appena iniziata la propria attività
– Come gestire economicamente, soprattutto i primi tempi, i periodi in cui non si dispone di nessun lavoro su cui lavorare
– Lavorare a casa o in un ufficio esterno? E perchè?
– Quali sono i social network più importanti dove un Web Designer deve essere presente ( Facebook, Link2me ecc. )
Forse mi verrà in mente qualcosa di nuovo…ma perchè non inserire in questa pagina la bozza dell’indice del tuo ebook?
Così facendo i commenti sarebbero più utili e non ripeterebbero le cose che hai già scritto, inoltre sarebbe più facile da gestire no?
Comunque questo è solo un consiglio, attenderò con ansia questo ebook ;)
Le strategie per proporsi, andare di persona a cercare i clienti?
Appoggiarsi ad una web agency o ad un agenzia grafica?
E se partissimo da zero con qualche lavoretto ad amici, come facciamo a farci conoscere, soprattutto in questo periodo di crisi dove l’investimento è molto basso??
Penso che chi inizia nel mondo del freelance si trovi di fronte come primo ostacolo quello di farsi conoscere. ( Inoltre la miglior pubblicità si il passaparola)
Dopo come secondo il discorso fiscale. Visto che se non si fattura non ci si deve preoccupare di avere una paratita iva aperta o meno.
Quindi ci sono tre cose che vorrei capire bene peno siano fondamentali per iniziare con il piede giusto:
1) Come deve essere il nostro sito, intendo quello dove risiedono tutti i nostri lavori o progetti fatti, il nostro portfolio, quello che mettiamo sul bigliettino da visita.
a) è meglio che sia un blog?
b) una pagina di qualche social network?
c) come pubblicizzarlo su internet? intendo dire se ci si dovrebbe rivolgere a Google Adwords per esempio, o a un altro servizio di SEO
d) insomma come dovremo impostare il tutto su internet per farci trovare dalle persone
2) Se si ha pochi progetti o addirittura ancora nessuno finito, cosa ci mettiamo sul sito del nostro portfolio.
a) Bozzete?
b) se si, a cosa ci posiamo inspirare? Cioè dovrei fare una bozza per ogni nicchia di mercato (supermercati, centri benessere, fotografi professionali ) o posso puntare su quelle che vanno di più?
c) qual è la tipologia di sito più richiesto dalle imprese oggi?
3) Dove possiamo trovare gente che ci appoggi e condivida la nostra passione?
a) esiste qualche agenzia che trovi lavoro o stage per web designer in particolare?
b) Insomma, da dove posiamo apprendere dal vivo clienti e collaboratori.?
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Lancio un apello a tutti che vogliono iniziare o cercano un collaboratore:
Personalmente anch’io mi sono lanciato nel mondo del Web design due anni fa,
e finalmente mi sono deciso a fare sul serio. Entro il prossimo fine di settimana
metterò online il mio sito ufficiale di Web Design, dunque cerco persone interessate
a fare di questa passione il loro mestiere.
Mi potete contattare via mail a sundayyear@gmail .com
Ecco le mie domande:
1)Come rispondere alle richieste (orrende) dei clienti che magari vogliono una di quelle gif animate che andavano di moda nel ’98 con l’indice che indica e con scritto enter, come si assecondano certe richieste “stilsitiche” alquanto discutibili di cleinti che si improvvisano art?
2)Come e dove trovare clienti?
3)Cercare e trovare un partner,perchè è difficile e non risulta abbastanza i ltmep oper andare i ngiro da clienti e fare tutti gli step di lavoro…contratto a progetto,info a riguardo?
Ciao Julius, una cosa che a me interesserebbe in modo particolare sarebbe venire a conoscenza di un’unità di misura per valutare il proprio lavoro in base al tempo dedicato al progetto e poterlo quantificare in denaro.
Questo è un quesito che mi porto dietro da un po..penso che sia la domanda che chiunque si pone quando intraprende il nostro mestiere.
Ottima iniziativa….bravo come sempre!
Ciao Giugliano come dai commenti qui sopra credo che l’argomento più richiesto sia l’inquadramento fiscale a farne da padrona, e credo che ciò sia davvero importante. Questo è anche il mio di problema, per quanto desideri mettermi in regola non ho ancora questa possibilità. Ovviamente tutto dipende dal portafoglio clienti (piu è grande più hai disponibilità di denaro) ma per raggiungere determinati numeri ci vogliono anni, pazienza e sacrifici. Questo lo sappiamo tutti ma non sarebbe male se magari potessimo attingere a dei finanziamenti o agevolazioni che ci permettessero di aprire l’attività concedendoci un’opportunità ! Vorrei aggiungere che tu stai facendo un lavoro eccezzionale, cioè stai portando un’altra mentalità in questo settore, quello della condivisione delle risorse e delle informazioni, questo è davvero quello che avremmo voluto e che fortunatamente abbiamo. Grazie di tutto anche se non ci conosciamo. Agos
Per me la cosa pi interessante sarebbe sapere come iniziare. Insomma immagino che questa sia la parte di gran lunga più difficile. Come inizi se non hai un portfolio (non avendo ancora realizzato alcun progetto) e nessun contatto con qualche cliente? Inoltre sarebbe interessante sapere riguardo l’aspetto fiscale dei “primi tempi”: come ci si gestisce all’inizio? Si lavora in nero o si fa la partita IVA anche se non si è sicuri di lavorare tantissimo?
Julius posso chiederti che fonte usi per trovare queste foto? :) Sono proprio belle!
@Steo: principalmente da flickr oppure da altri servizi
@Tutti: Davvero ottimi spunti! Se avete altre domande commentate pure!
@Francesco.
C’è il regime dei minimi, permette un limite dei 30,000 non hai obblighi fiscali ne di tenuta contabilità, se fatturi pagherai le tasse, altrimenti no, mi sembra una buona alternativa alla P.IVA in cui sei soggetto agli studi di settore ed a tantissimi adempimenti oltre che alla tenuta di un commercialista.
@ dobrio:
Grazie per la risposta anche se non ho capito molto bene questa cosa del regime dei minimi… potresti spiegarti meglio?
@ dobrio:
Ciao Dobrio, la partita iva la devi aprire comunque! e cosi pagare l’INPS ! per gli studi di settore e vero, almeno quelli li eviti.
@Francesco: come dice @Agos la P.IVA si deve aprire comunque è devi sapere che dovrai pagare l’INPS che a seconda dei casi sono circa 2000€ all’anno.
Nell’ebook poi vi spiegherò meglio, comunque il regime dei minimi ti da delle agevolazioni tra cui come diceva @dobrio non avere obblighi fiscali, non si è soggetti agli studi di settore, non fai pagare l’iva nelle tue fatture ecc. ecc.
Ciao a tutti, qualcuno potrebbe dirmi quanto potrei farmi pagare (in termini di percentuale) per un lavoro da freelance svolto per una web agency?
Del tipo, una web agency mi ha commissionato un portale da 10 mila euro, quanto dovrei farmi retribuire su una tale somma?
@OWIweb Pepe Gaetano: sai che non ho capito? Se una web agency prende un lavoro da 10mila euro noi poveri freelance non verremo mai pagati 10mila euro, se va bene ci verrà proposto per 1000 o 2000…
@ vper: Grazie della risposta. quindi parliamo di un 10% del costo ke si farebbe pagare la web agency.
Non penso ci siano delle percentuali fisse, sta a te sapere quanto vuoi da una web agency per fare un determinato lavoro.
Se ti chiedono la realizzazione di un portale con determinate caratteristiche quanto voi? Vuoi 10mila? Ok, poi se loro ne prendono 5mila o 20mila problemi loro…
io la penso cosi, non è legge…
@ vper:
Ok grazie mille ;-)
@ OWIweb Pepe Gaetano:
Infatti l’operazione dovrebbe essere affrontata esattamente al contrario (cioè prima loro chiedono a te un preventivo poi sulla base di questo loro sviluppano il loro, alla fine tirano fuori il prezzo). Se posso permettermi lavorare conto terzi non è il massimo della vita.
@ Agos: Si, so ke lavorare per conto terzi non sia il massimo, ma sono ritornato in italia da poco, ho lasciato tutto per iniziar sta strada da freelance, non ho un portfolio in quanto facevo un portale basato sul geomarketing per diverse aziende e non sono neanke a conoscenza di ki lo abbia. Quindi,ho esperieza ma non clienti, pertanto ogni cosa al momento mi va bene! anzi se avete suggerimenti da darmi, ben venga
Agos ha scritto:
Bè questo è un mio dilemma:
appoggiarsi a un’agenzia o trattare direttamente col cliente?
Qui sarebbero da trattare pro e contro delle due situazioni.
Un’altra cosa che m’interesserebbe molto leggere nell’e-book (premetto che tutti gli argomenti citati nei commenti meritano di essere trattati!) è la gestione del tempo.
Vorrei dei consigli su come impostare la giornata lavorativa in quanto personalmente sono un casino totale, non segno mai le ore, perdo tempo e poi magari faccio le nottate…
Resto in attesa del libro, buon lavoro. :)
Bravo Giuliano, come al solito anticipi le mie domande!
Mi sto laureando – e sarai menzionato, colgo l’occasione per informarti ;) – quindi non sono ancora “fra voi” freelance ma mi ci stanno quasi portando, e la domanda che mi manda in paranoia è: “Quanto potresti chiedere per un lavoro del genere?” Beh, non ne ho la più pallida idea! Ma questo non è il caso di dirlo al futuribile cliente…
C’è sito e sito e immagino che il prezzo vari in base a dimensioni, funzionalità, tempo, e magari anche al codice usato prevalentemente (html, as3 e “innesti” vari … che poi dipende dalle funzionalità che deve avere il sito), nonché dell’esperienza del web designer e… da altri fattori che al momento non mi vengono in mente: ma il prezzo che si può chiedere ‘varia’ rispetto a che cosa? a quale base?
Spero che potrai rispondere con delle stime numeriche di massima, almeno come punto di riferimento, magari con esempi di siti di varia portata e di vario tipo…
Grazie mille, di questo e di tutto il resto!
buone vacanze e buon lavoro
rob ha scritto:
eccellente
Ciao Giuliano,
per me sarebbe molto interessante offrontare l’argomento delle estensioni di dominio, quale estensione è meglio scegliere per quanto riguarda le strategie del SEO e favorire il posizionamento sui motori di ricerca.
Un altro argomento potrebbe essere quello dei serizi di hosting, analizzare i migliori sul mercato e confrontare i servizi offerti.