Le 10 Bugie più Grandi e Colossali dei Clienti da Evitare

- Letture: 88.563
Ti ho inviato il bonifico ma forse mi hai dato l’IBAN sbagliato. Ecco le grandi 10 bugie ricorrenti dei clienti.

Durante la carriera da Freelancer sarà inevitabile incontrare clienti poco onesti, ma non per loro ingenuità, proprio perché vogliono approfittarsi della nostra buona fede.

Possiamo trovare clienti onesti, clienti che ci provano ad essere onesti, ma che ogni tanto cadono in tentazione, oppure clienti che hanno nel proprio DNA, in modo spudarato la truffa.

Vi avevo condiviso con un articolo come riconoscere cattivi clienti, oggi invece vediamo insieme alcune bugie, che spesso i clienti dicono per ottenere i propri scopi e aggirare il povero Freelancer di turno.

Premessa

Quando si inizia a lavorare come imprenditori di se stessi, molto spesso si è one band man, ovvero tutto giro attorno a noi, siamo gli unici responsabili di tutto e dovremo anche saper gestire e relazionarci con i clienti.

Non possiamo permetterci di perdere tempo a inseguire clienti o iniziare cause, questoci farebbero perdere tempo e denaro.

Ricordo sempre che per ogni cliente, soprattutto se è la prima collaborazione e sempre meglio avere un contratto firmato. Inoltre per non perdere tempo e denaro, è consigliabile richiedere a inizi lavori un acconto del 30%/40% a seconda del budget, a metà lavoro altro 30%/40% e a fine lavori il saldo.

In questo modo avremo una piccola assicurazione in tasca per ammortizzare i primi momenti di collaborazione e i rischi.

Dal 2009 ho fatto davvero tanta gavetta, e ne ho viste e sentite di tutti i colori, ecco alcune bugie colossali di clienti da evitare come la peste.

1. Ti Pagherò in base al successo del progetto

Questa è un MUST, un vero Freelancer dovrebbe averla sentita almeno una decina di volte.

Succede infatti che vengano proposte partnership in progetti dei quali non sappiamo quasi nulla, sappiamo solo che sarà una grande figata!

Una volta mi è arrivata una proposta nel collaborare a un nuovo social network, che avrebbe dovuto sbaragliare Facebook, però di budget praticamente zero.

Il budget era nel lavorare per circa 8 mesi solo per loro, in cambio una quota sul progetto, di cui non si sapeva neanche il nome del brand.

Rassicurante vero? Spesso questa strategia si usa per illudere i propri collaboratori, sfruttando il loro tempo e lavoro, e facendogli credere che si è molto importanti per il progetto.

In realtà nessuno ha la visione completa del progetto, e stanno cercando solo qualcuno che possa lavorare al posto loro.

2. Ti offrirò molta visibilità in cambio del tuo lavoro

Questo è uno dei temi molto caldi, perché succede tutt’ora.

Quello che di base dobbiamo sapere per un Freelance è che non si vive di visibilità, e si purtroppo è cosi.

Puoi essere molto visibile, puoi avere anche un endorsment da Barack Obama in persona, ma se poi quella visibilità non viene concretizzata o monetizzata hai perso un’occasione.

Molto spesso si cerca di avere collaboratori senza doverli pagare, fantastico no? Sta a noi decidere quando e come accettare.

Se siamo agli inizi, può essere un compromesso interessante, da valutare davvero molto bene. Poi questa non si può trasformare in una prassi.

La “visibilità” deve essere pianificare e concordata eventualmente con il cliente. Purtroppo la maggioranza di queste proposte sono tutte fuffa, bisogna stare molto attenti.

3. Il tuo lavoro non mi piace e quindi non ti pago

Può capitare di avere inviato concept creativi, bozze grafiche o essere a metà dei lavori e il cliente blocca lo sviluppo andando contro al nostro operato.

Spesso si fa aiutare da pareri interni, come figure professionali o amici che secondo lui dovrebbero avere le capacità di dimostrare se un lavoro sia corretto o meno.

Nei maggiori dei casi si tratta di una piccola bugia, per cercare di ottenere il lavoro svolto finora a un prezzaccio o addirittura gratis, in dovere per scusarsi del male operato.

Ricordiamo al nostro cliente che le cose non vanno proprio cosi, non si tratta solo di gusto, ma quello di assolvere alle specifiche confermate nel contratto e preventivo.

4. Il progetto è molto semplice per te, lo farai in 2 giorni

Altra bugia consapevole da parte del cliente, ma che spesso inganna il Freelancer di turno quasi fecendolo stare in colpa.

Se per sviluppare un lavoro ci metti poco tempo, non vuol dire che il suo valore è proporzionale.

Spesso invece proprio metterci poco tempo, e quindi diminuire le tempistiche di consegna è un valore aggiunto.

Inoltre alcuni progetti ci vengono proposti come semplici, ma poi in realtà sono più complessi di quello che si pensa.

5. Ti ho pagato tramite assegno, è colpa delle Poste

Spesso i clienti se le inventano proprio tutte, questa l’avevo sentita da un mio lettore.

Praticamente il suo cliente si difendeva nel dire di aver inviato l’assegno cartaceo tramite posta e quindi il mancato incasso sarebbe stato colpa della lentezza delle poste.

Come dimostrarlo? Come risolvere questa situazione? Più semplice di quanto si possa credere.

Se riceviamo assegni facciamoci inviare anche una copia via email digitale, ed evitiamo di farci inviare assegni via posta, abbastanza rischioso e obsoleto ormai.

6. Questo è solo uno dei mille lavori

Questa tipologia di bugia mi è successa personalmente, la proposta di un lavoro a basso costo o addirittura aggratis per promesse da politico.

Spesso ci provano alcuni clienti, nel proporti una collaborazione per la quale ti pagheranno con altre collaborazioni interne o esterne.

Fammi questo lavoro e poi ti farò lavorare con tutto il mio network e clienti, sai io conosco molte persone.

Se vi fermate un attimo è assurdo, e come chiedere a un concessionario di auto di farci regalare una Ferrari e in cambio gli promettiamo che in futuro gli porteremo clienti.

Me la dai la Ferrari? Grazie.

7. Ti pagherò tutto alla fine dei lavori

Questa può essere una grossa bugia, soprattutto di clienti mai visti prima e mai conosciuti, i quali potrebbero invogliare a collaborare pagando a fine lavori.

Potrebbe succedere infatti, che la fine dei lavori non arrivi mai, per causa di modifiche improvvisate, ripensamenti o altre bugie.

Ricordiamoci di cercare sempre di mantenere una scadenza, flessibile ma esistente, altrimenti ci porteremo progetti per mesi e mesi.

8. Ho sentito che altri costano di meno

Un’altra bugia da quattro soldi, una volta inviato il preventivo può essere la comparazione tra i competitor o affini.

Tu mi proponi X, ma un tuo competitor pure più bravo di te mi propone Y cosa facciamo?

Intendiamoci, in realtà potrebbe essere possibile, ma spesso è solo una tecnica per fare abbassare la proposta di budget.

Cerchiamo di testimoniare il nostro lavoro rispetto le attività richieste, ed eventualmente capire se è possibile ridurre o ottimizzare il budget. 

Mai e poi mai scendere a un prezzo non proporzionato al nostro valore.

9. E’ morto il mio cane e sono in lutto

Anche questa sentita da un mio lettore. Spesso mettono in mezzo un amico a quattro zampe o non perdono modo di portare sfortuna a qualche parente ancora in vita.

Può capitare davvero, questo è sicuro, ma un lutto di 6 mesi mi sembra abbastanza strano, guarda caso proprio al momento degli incassi dovuti.

Stiamo attenti quando succedono casi simili, il nostro campanello d’allarme dovrebbe iniziare a suonare.

10. Non era quello che mi aspettavo

Questa sembra assurda, ma spesso può capitare che a lavori ultimati, confermati nel tempo, il cliente non paghi, mettendosi sulle difensive con la futile motivazione che i lavoro svolto non sia quello che si aspettava.

Ovviamente se abbiamo eseguito tutti i lavori, passo dopo passo, con un contratto e piano attività confermato dal cliente, le sue affermazioni saranno davvero poco credibili.

Ricordiamoci sempre di tenere informati i nostri clienti sugli sviluppi in corso, in modo costante, scadenzato, proprio per evitare queste futili sorprese. In questo caso l’obiettivo è ottenere parte del lavoro senza pagare la parte finale.

Mai capitato? Ne hai sentite altre?

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Partner & Chief Innovation Officer di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

60 Commenti

  1. come al solito purtroppo ..ci hai azzeccato in tutto e per tutto
    dico purtroppo perchè ogni freelancer che abbia fatto più di un lavoro si è trovato di fronte a questi problemi

  2. Circa un mese fa un nuovo cliente mi ha detto “ma io non ho mai versato un acconto per lavori di grafica” mha ….!

  3. Quanto hai ragione… e c’è anche chi, molto placidamente, ti dice :”scusa, mi sono dimenticato il bonifico, oggi lo faccio” e passano quindici giorni. Ci riprovi e di nuovo: “ho mille cose da fare, mi sono proprio dimenticato, in fondo è una cifra piccola…” e un’altra settimana se ne va.
    Che pazienza che ci vuole!!! Comunque da una parte mi rinfranco: adesso so con certezza di non essere l’unica. Mal comune mezzo gaudio?
    Complimenti per il blog ;)

  4. Neanche a dirlo, me ne sono capitati quasi tutti di quelli elencati, una fortuna sfacciata… ma mi stavo domandando, equiparando questo e altri post che hai fatto con la situazione fuori Italia, cioè sia freelancer italiani e stranieri a contatto con il mercato non italiano, come è la situazione? Si ripetono questi punti allo stesso modo, con cadenze differenti?
    Ciao e grazie ancora per questi post, mi divertono sempre poterli leggere :)

  5. Giuseppe S.

    Il punto 8 è il mio preferito!!
    Infatti consiglio sempre di rivolgersi al competitor di turno…e di solito le reazioni sono due :
    1- Il cliente ti guarda strano e comincia dentro di lui una sorta di lotta interiore sul perchè lo stai buttando nelle mani del tuo competitor e lo fai con una calma serafica.
    2- Il cliente si alza e va, dicendo che per il lavoro che ha proposto il nostro compenso è troppo alto (punti 4, 8).

    Posso dire che nel 85% dei casi il cliente ritorna e la cosa migliore non è il suo ritorno ma il fatto che hai difeso il tuo valore professionale.

    Per il restante 15% sono contento di non lavorare per un cliente che non mi avrebbe apprezzato.

  6. “Ho mia zia in ospedale e non posso ancora farti il bonifico”= soldi mai arrivati.

    “Ti pago quando esco dall’ospedale”, “Ti pago quando torna il mio socio”, “Ti pago a fine mese” (stesso cliente)= soldi mai arrivati.

    “Fammi un buon prezzo, ché ho una marea di lavoro da darti”= lavori mai arrivati.

  7. A me di tutte queste buona parte mi sono accadute. La più “bella” è quella del raffreddore! povero, aveva il raffreddore e non poteva farmi l’assegno.
    Dopo 2 mesi di attesa ho mandato mio padre a casa sua, miracolosamente si è risolto tutto in 5 minuti. #leminaccefunzionano eheh

  8. E’ proprio vero! L’unica assicurazione per il nostro lavoro da lance libere sono i preventivi e i contratti. Se comunque i primi sono abbastanza semplice da compilare i secondi non sono mai facili da redigere. Qualcuno usa qualcosa di standard? Avete un master da seguire? Improvvisate volta per volta? Mi capita delle volte di perdere più di una giornata per farlo ed è una mia grossa pecca.

  9. Sto proprio inseguendo un cliente che “mi paga a lavoro finito”. Lo sto rincorrendo per email, e lui mi risponde che sta sciando (mi pare un po’ improbabile sciare e rispondere ad una email contemporaneamente), lo chiamo al cell e mi risponde che sta guidando…tra poco lo chiamerò a casa e mi risponderà che sta c******* !!!!! Forse, se ce lo mando io, faccio prima.

  10. io proprio la settimana scorsa un cliente mi blocca il lavoro perchè persone gli hanno detto che è meglio il sito precedente. Ma se hai già versato un’acconto e detto che andava bene?? Bah..ora ovviamente per dare una giustificazione ce ne passano di giorni..

  11. Julius, se per ipotesi il freelance cancella il sito al cliente che non paga, potrebbe incorrere in qualche azione legale?

  12. Carmine ha scritto:

    Julius, se per ipotesi il freelance cancella il sito al cliente che non paga, potrebbe incorrere in qualche azione legale?

    Che io sappia si, in quanto se si cancella qualcosa sul server del cliente gli si reca un danno.

    Infatti consiglio sempre, per stare tranquilli, di lavorare in un proprio spazio di lavoro/test, dove possiamo fare quello che vogliamo, e solo dopo il pagamento effettuato trasferire il lavoro sul server del cliente.

  13. Grande come sempre nel scrivere questi articoli, per certi versi alcuni di questi punti li ho a malincuore conosciuti di persona, ma per fortuna ne sono uscito egregiamente.

    Grande Julius Ottimo articolo!

  14. Un agenzia per la quale ho appena iniziato una collaborazione mi ha fatto fare un sito…a lavoro terminato sono spariti tutti.. logicamente il sito era caricato sul loro server.. l’idiota sono io

  15. Infatti consiglio sempre, per stare tranquilli, di lavorare in un proprio spazio di lavoro/test, dove possiamo fare quello che vogliamo, e solo dopo il pagamento effettuato trasferire il lavoro sul server del cliente.
    ——-
    Perfetto… meglio ancora se il tutto lo si fa sul dominio del cliente MA sotto redirect (url reale nascosto in modo che il tutto sia “palese” senza bisogno di sottolinearlo).

  16. “Entro fine mese un cliente mi pagherà, quindi potrò pagare anche te”

    “Ah, scusami, avevo lasciato detto a [Nome Cognome magari sentiti prima] di farti il bonifico, senti con lui” “Ah, non so niente di questo lavoro, ma se l’hai fatto con il mio socio, devi sentire con lui” e così via in un ciclo senza fine

  17. Julius ha scritto:

    Carmine ha scritto:Julius, se per ipotesi il freelance cancella il sito al cliente che non paga, potrebbe incorrere in qualche azione legale?Che io sappia si, in quanto se si cancella qualcosa sul server del cliente gli si reca un danno.Infatti consiglio sempre, per stare tranquilli, di lavorare in un proprio spazio di lavoro/test, dove possiamo fare quello che vogliamo, e solo dopo il pagamento effettuato trasferire il lavoro sul server del cliente.

    Assolutissimamente da fare mai trasferire il lavoro sul loro spazio web e se si tratta invece di un lavoro off line tipo logo, flyer ecc mandare le anteprime sempre in jpg a media qualità con watermark!

  18. aledesign.it ha scritto:

    Fantastico! e cosa si credono sia fare il grafico/a? @ Phraxal:

    Putroppo ho imparato che in Italia e soprattutto dalle mie parti è colui che fa il lavoro nel quale secondo loro fa tutto il computer … noi lo accendiamo solo ! ahahahah :-P

  19. A me è capitata la 9: quando ha visto che il progetto progrediva e volgeva al termine gli è morta la moglie…
    Salvo poi ritornare più pimpante che mai chiedendomi di completare il progetto.
    Mia risposta: “Ok, ma chiedo il pagamento della restante somma concordata”
    Sua risposta: “…”

  20. Una che mi capita di continuo: “Come non ti è ancora arrivato il bonifico? Dev’essere stato un’errore dell’amministrazione”.

  21. @ telebabbo:
    Questa è la migliore. Ma quel che è peggio è che non è una battuta! :-(

  22. PeppeMandu

    Ottimo articolo Julius, grazie per le tue dritte…..
    Ps. Julius avrei bisogno di un consiglio da un esperto…volevo sapere se era possibile inviarti una email in privato sempre se non creo disturbo….

    Grazie ancora
    Peppe

  23. Dopo 5 anni di freelance quello che posso dirvi dalla mia esperienza è:
    – Acconto almeno del 30% nel caso di realizzazione sito
    – MAI lavorare su server di proprietà dei clienti, io per esempio vendo il sito SOLO ed ESCLUSIVAMENTE sull’hosting fornito da me. Se il cliente non dovesse pagare, ho tutto il diritto di mettere offline il sito.
    – Fare un minimo di contratto dove viene spiegato tutto, esempio numero massimo di modifiche, copyright sulle immagini, link dell’agenzia nel footer ecc ecc…

  24. La più fantasiosa è capitata a me qualche tempo fa:
    “Eh… scusi, ma in questo momento mi trovo in Islanda, sono bloccato qui da SETTIMANE perché… ehm… il vulcano ha eruttato di nuovo, e non partono gli aerei, e non riesco a pagarla… eh… ehm…” CLICK. Tuuuu – Tuuuu…

  25. Quanta ragione che hai! Vedendole tutte elencate e rilggendole mi viene anche un po’ da ridere, in quanto mi sono capitate tutte!!!!
    In quei momenti, però, è davvero frustrante!
    Ho imparato da loro delle buone lezioni ed ora so come comportarmi.

  26. La più brutta che ho subito ė quella che il cliente non mi ha voluto pagare perché il lavoro era stampato male e la colpa era la mia, non dello stampatore.
    Assurdo.
    Paky

  27. Ciao Julius, complimenti per l’articolo.
    Perché non ne fai uno anche al contrario “Le 10 bugie colossali che usa il freelance”. Io ad esempio ho trovato un grafico che mi ha detto “ci ho lavorato molto su queste icone” e poi scopro che erano copiate pari pari da un sito web.

  28. Ecco una mega scusa dopo avere fatto il sito mi ha detto quando doveva pagarmi io non ti ho chiesto nulla.
    Ecco che gente che c’è

  29. – Sito completato, non posso pagarti perchè ho pochi clienti sai c’è la crisi, un mese, due mesi, tre mesi a chiedere il saldo, poi scopro che è andato con tutta la famiglia (quattro persone) ad agosto in un resort SPA in Thailandia due settimane………

    Confermo anche io di firmare un contratto, non depositare il lavoro presso il sito del cliente fino a che non ci sia il saldo del lavoro.

  30. i migliori sono quelli che tentano di ricilare materiale che hanno acquistato per il progetto (tutorial, attrezzature) come parte del pagamento.
    Per quanto riguarda i siti web, (visto che quando si tratta di pagare il cliente ha mille altre cose da fare) faccio così: dissemino striscioline di codice essenziali al funzionamento sul mio server. Se il cliente, una volta che ha il sito in mano, non paga, beh quelle striscioline fanno puff e il sito salta. Spiace usare questi metodi, ma.. O tempora, o mores!

  31. A me è successo che dopo appena finito il lavoro il cliente mi ha chiesto ulteriori modifiche (il layout non era di suo gradimento), ma la disponibilità a incontrarci per accordarci in merito me l’ha data solo dopo 8MESI nonostante le mie pressioni!! e quando ho detto che queste modifiche (è un completo rifacimento del sito in realtà, e non si tratta di qualche modifica) avrebbe avuto un costo (simbolico tra l’altro!!) allora ha iniziato a cercare scuse per dire che ci avrebbe pensato e che mi avrebbe fatto sapere.. mah!! non so, quanti di voi avrebbero lavorato gratis dopo una vicenda simile?!?

  32. secondo la mia esperienza posso soltanto consigliare qualche punto fermo ed importantissimo:

    – preventivo dettagliato sulle funzionalità del sito o applicativo
    – contratto tra le parti (sviluppatore e cliente) che tuteli entrambi sulle modalità di sviluppo, di pagamento con date di scadenza incluse
    – acconto a inizio lavori (decidete voi in quale %, io personalmente chiedo una quota indicativa decisamente discreta, dalla reazione del cliente capisco subito come andrà il rapporto collaborativo)
    – costante aggiornamento del cliente sugli sviluppi dei lavori per evitare di incappare in fraintendimenti (spesso il cliente non sa ben spiegare quello che vuole finché non lo vede realizzato)
    – tanta pazienza, disponibilità ed inflessibilità al contempo (se una cosa, da professionisti del web, va fatta come dite voi, non piegatevi a nulla!!!)

    buona fortuna e buon lavoro a tutti ! :)

  33. Ciao alex, in realtà non funziona così… la legge italiana tutela l’azienda… tu hai il diritto di staccargli la spina come si suol dire… ma recandogli danno parti dalla parte del torto…recandogli danno lo stato tutela lui e non te…
    il modo migliore è:
    1- Stilare il progetto iniziale (concordato il progetto si mette in cantiere il lavoro)
    2- Buttare giu l’ipotesi grafica e farsi pagare almeno il 33% del lavoro. (IN ANTICIPO)
    3- bla bla bla bla (qui li sappiamo tutti i procedimenti vari)
    4- testare con lui la funzionalità del sito su un sito di proprietà miosito.com.
    5- tutto apposto? a pagamento ricevuto metto online il prodotto richiesto. Intanto il prodotto è per te e nessun’altro… se non lo paghi ho buttato via tempo e denaro…ma tu non hai il tuo giochino…

    dovrebbe funzionare così…@ Alex:

  34. Questo articolo lo leggo e lo rileggo continuamente, questi tipi di clienti sono veramente insopportabili perchè oltre a procurarti danni ti fanno anche la beffa! A me è capitato un tipo che doveva pagarmi in anticipo e ha detto che gli è morto il padre, spero per lui che non abbia mentito, meno male non avevo iniziato neanche i lavori. Mentre un altro mi proponeva percentuali sul fatturato e con la promessa che avrei potuto usufruire di uno stage, udite udite, nella SILICON VALLEY!
    Poi me n’è capitato un altro non presente nella lista: gente completamente all’oscuro dell’informatica, che però snocciolano parole come “database”, “php”, “jquery” fingendosi esperti per poter dire che un lavoro è facile e si fa con pochi soldi

  35. Beh un’ altro classico è sentirsi dire “sto avendo problemi con clienti che non pagano” … “ora che sistemo i miei crediti giuro che saldiamo” … Questa è una situazione complicata specie se ti dice che non aveva previsto ciò e che se gli “oscuro” il sito perde opportunità di guadagnare e quindi di saldare il debito con noi.
    Voi cosa fareste in questo caso ?

  36. Cliente:
    – il mese precedente:”Mi serve un sito vetrina…”
    – nei giorni prossimi alla consegna:”Ho dovuto chiudere l’attività…”

    Immaginate la mia faccia :D
    Avrei risposto:”Ma se manco hai aperto???” XD

  37. come tutelarsi?
    un contratto serve?
    come va scritto?
    va registrato dove e come?

    oppure

    se una fattura dopo un mese non risulta pagata qual’è la prima azione da intraprendere?

  38. edoardo napodano

    complimenti, mi sembra si parli in modo specifico di webdesigners, ma vi assicuro che funziona alla perfezione per giornalisti, fotografi e perfino liberi professionisti vari.

Commenti