Perchè un Brand dovrebbe usare Google Plus

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Solo un anno fa non avrei mai consigliato ad un brand di investire su Google Plus (nato nel 2011) soprattutto in Italia, ma ad oggi Google è riuscito a cambiare alcuni aspetti molto interessanti che potrebbero farlo tornare in gioco e in competizione con i suoi sfidanti di sempre.

In un momento in cui Facebook, il social network d’eccellenza vista il suo grande bacino di utenti, impone regole rigide su attività di branding, investire obbligatoriamente per essere visibili e non potersi più accontentare di un buon contenuto, perchè un brand non dovrebbe pensare all’utilizzo efficace di Google Plus nella propria strategia di social media marketing?

Questo non vuol dire usare Google Plus come alternativa a Facebook, magari in un primo momento, ma sicuramente sarabbe opportuno scoprire le attività che possono essere svolte in modo più vantaggioso ed efficace rispetto a una piattaforma che ormai chiede solo soldi.

Premessa

Qualcuno storcerà il naso è normale, il social network di Google ancora non ha un numero importante di utenti attivi, soprattutto in Italia, ma il 2014 potrebbe nascondere interessanti opportunità.

Il 2014 e 2015 saranno due anni molto importanti per il social network di google, per questo motivo ho cercato di condividere il mio pensiero in tre punti importanti per i quali un brand dovrebbe iniziare a credere davvero ad integrare Google Plus nella propria strategia di marketing e investire budget.

1. Google Plus è di Google

Sembra banale ma stiamo sempre parlando di un progetto di Google. Lo so, anche Google fallisce, e lo ha dimostrato in prima persona chiudendo spesso progetti made in G. qualora su lungo termine non porti profitti o risultati prefissati.

Google in questo momento ha creato una fitta rete di interconnessioni con i suoi servizi, alcuni ormai nella quotidianità di molti vedi GMAIL per consultare e inviare email, oppure YouTube il primo video sharing e secondo motore di ricerca più usato.

Un’altra mossa strategica di Google è stata quela di unificare il login con i suoi servizi, questo vuol dire che se io sono entrato nel mio account GMAIL, in modo automatico ha riconosciuto anche il mio account Google Plus e non avrò bisogno di effettuare altri login su eventuali contenuti social di Google Plus.

Sembra banale questo ultimo passaggio, ma vedremo ora quando vi parlerò del Social Adv di Google come diventerà tutto sinergico ed efficace.

2. Google Plus investe sul Native Advertising

Google ha recentemente integrato nel proprio circuito pubblicitario i contenuti di Google Plus introducendo per la prima volta una logica di Social ADV.

Questo vuole dire che un Brand ha la possibilità di promuovere i propri post di Google Plus fuori il social network, ovvero sui siti web, forum e blog targhettizzati mostrando al posto del classico banner, un contenuto interattivo di Google Plus. Non c’è bisogno di imparare una nuova metodologia di advertising, in quanto è stata integrata nel sistema ufficiale di Google Adv.

Questo permette di raggiungere nuovi potenziali lettori sulla pagina brand di Google Plus e ottenere maggiori interazioni in +1, commenti e condivisioni.

3. Il 2014 sarà un anno importante

Non ci vuole molto a capire che Google ci crede parecchio al suo progetto, in poco meno di due mesi oltre ad aver lanciato i primi Social ADV di cui vi parlavo sopra, ha attivato in Italia la Social Search.

La Social Search è una tipologia di ricerca che tiene in considerazione il grafo sociale dell’utente che ha digitato la query al fine di influenzare i risultati.

In questo caso Google ha introdotto nativamente nella sua ricerca organica anche risultati provenienti dai profili e pagine che seguiamo su Google Plus.

I contenuti di Google Plus sono indicizzabili a tutti gli effetti, anche in Italia, i primi brand che inizieranno a sperimentare saranno riconosciuti e citati per la loro visione.

Il 2014 sarà sicuramente un anno importante per Google Plus, nel quale dovrà dimostrare tutta la sua forza ed efficacia rispetto agli altri competitor con le sue caratteristiche e nuove tipologie di comunicazione integrata.

Scopriremo insieme se questo anno Google Plus riuscirà finalmente ad emergere come piattaforma sociale in Italia e se riuscirà a mettere in difficoltà Facebook.

Stratega, Docente, Speaker con più di 12 anni di esperienza in strategie creative multicanale. Oggi sono Partner & Chief Innovation Officer di ThinkingHat, Innovation Studio specializzato in tecnologie emergenti per aziende e brand audaci.

25 Commenti

  1. Facebook ha davvero rotto, in agenzia siamo davvero pieni… e non rispondono mai…

  2. Grazie per la condivisione, nel nostro team la pensiamo come te, speriamo che i brand inizino a capire che non c’è solo FB.

  3. Concordo pienamente sul fatto che G. abbia necessità nei prossimi due anni al massimo di imporsi come principale competitor di FB, specie perché per adesso è per antonomasia il social degli addetti ai lavori del web e le imprese lo usano solo per qualche recensione ma principalmente per poter poi accedere alle mappe; senza impostare una content strategy anche su questo social.

  4. Articolo molto interessante, soprattuto per quanto riguarda il punto 2: i post di Google Plus ora sono indicizzati e mostrati nei risultati del normale motore di ricerca. Ho notato che per la stessa parola chiave la posizione di una pagina web nei risultati è inferiore a quella del suo link su Google Plus!

  5. Fondamentalmente Google Plus influenzerà sempre più le SERP. Il grande vantaggio di big G è questo! Gran bel post!

  6. Sicuramente avere tutti servizi “made in Google” potrebbe essere un notevole vantaggio per un Brand, ma non dimentichiamoci che l’utente medio ha appena iniziato ad utilizzare “benino” facebook e che facebook rimane comunque per la natura del suo ADV una delle piattaforme più efficaci per l’acquisizione di lead qualificati.

    Al di la della reale convenienza, la rete di connessioni messa in piedi da Google per spingere il suo Google+ è diventata oramai di un certo spessore e quindi, qualunque smanettone del web, troverebbe illogico non cogliere l’opportunità.

    La fregatura è che, come dice il buon Tagliaerbe in questo post: https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=10152108737187276&id=41147297275 Google+ oramai è diventato come la scuola dell’obbligo. Bisogna andarci, punto.

  7. si, concordo che bisogna esserci, riguardo i post in g+ presenti in serp mi accorgo che i miei li visualizzo solo se sono loggato a google, effettuato il logout e rifacendo la stessa ricerca i post spariscono dalla serp. un bel limite direi…

  8. Mi chiedo quanto ci metterà Facebook a creare un sistema adv tipo adsense, in modo che gli editori possano togliere una fetta di mercato a Google nel campo del display.

  9. Interessante punto di vista, ma Facebook non starà a guardare.
    Se considerate che Facebook è più visitato di google…

  10. G plus è indubbiamente importante.
    Qui in Italia è meno gettonato di facebook. I miei amici hanno tutti la pagina facebook, ma sono pochi quelli presenti in G +
    Sono convinto anch’io che crescerà sicuramente.
    Alessandro

  11. Ottimo post che condivido in pieno proprio in questi giorni ho attivato un profilo google+ per la mia attività e i risultati già cominciano a vedersi. Credo che sia veramente utile ed ho agganciato anche al servizio google places che è altrettanto utile.

  12. ragazzi ma se in 3 anni si sono iscritti 4 geek e solo dipendenti di google… che cazzo pensate che possa succedere in futuro?? All’inizio doveva essere chi sa che cosa… si dovevano trasferire tutti là… conosco giusto 3 persone delle 200 che ho su facebook che si sono iscritte e che lo “usano” ogni tanto. Se nel futuro facebook dovesse cadere, e sicuramente succederà, non penso che G+ sarà l’alternativa dove andranno tutti… google è brava a fare ricerche e comprare le idee altrui, ebbasta. E’ inutile che state qui a fare l’esperti, perchè su google plus se il tuo blog/sito/brand non centra con la tecnologia NON LO CAGA NESSUNO.

  13. @ Alessandro:
    non è solo qui in Italia, anche in America non lo usa quasi nessuno. Sono tutti su Facebook, Twitter o Pinterest. E’ inutile che cercate di trovarvi delle scuse per far risorgere una cosa che era già morta alla nascita.

  14. Non so quanti lo usano.
    Io lo trovo difficile da adoperare.
    Mi sembra che sia stato fatto un grosso lavoro per renderlo frendly, non per i solo sviluppatori.
    Eliminati pannelli di controllo ecc. ecc.
    Però adesso si capisce poco.

  15. 80% delle aziende italiane stanno faticosamente cercando la loro strada nel sociale e G + e un’ottima opportunità soprattutto per l’efficacia nell’indicizzazione . Il b2b odia facebook perché frivolo e inconsistente. Quello che ad oggi funziona bene per le aziende b2b sono Linkedin, slideshare, youtube, email marketing, sms.G+ può aiutare a creare in modo semplice una strategia di content marketing.un blob aziendale senza la difficoltà di mantenere vivo un blob vero e proprio. Lo consiglia anche And Handley nella mia intervista sul mio blog www. b2mobile.eu

  16. Non potrei essere più d’accordo. Nella seconda metà del 2013 c’è stato un barlume di speranza per G+, un barlume che nel 2014 è (o sta) brillando come non mai.

    G+ è di Google e con questo dovremmo aver già detto tutto ;)

  17. Sai cosa? Adesso ho guardato un profilo ricco (il tuo) su G+ e trovo il fatto che abbia più di una colonna (su un desktop full HD) sia dispersivo. Facebook è più lineare e facile da consultare: una sola colonna con pubblicità, news e aggiornamenti di stato. Ovviamente non ho considerato le colonne statiche con i riassunti di foto, amici, ecc.

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