La Realtà Virtuale (abbreviato in VR dall’inglese Virtual Reality) è il termine utilizzato per indicare una realtà simulata, spesso con dei visori, che permette di navigare in ambientazioni fotorealistiche costruite intorno all’utente in tempo reale, interagendo con gli oggetti presenti in esse.
Sono tanti gli scenari in cui la VR può essere applicata, dal mondo Gaming al mondo dell’intrattenimento come Cinema o Parchi Avventura o ancora in contesti come Musei o Scuole per ampliare lo storytelling.
Grazie al numero in costante crescita nel mondo di visori da indossare e contenuti, le piattaforme per la VR aprono a nuove opportunità non solo nel campo del puro intrattenimento, ma anche in tema business.
Facciamo chiarezza?
Chi lavora in campo Marketing è conscio che ogni tre mesi nascono nuove piattaforme e tecnologie, spesso è molto facile perdersi tra mille acronimi e non distinguere in modo corretto le vere definizioni, contesti e loro applicazioni.
Come vedete dall’illustrazione, la Realtà Virtuale (VR) implica un contesto simulato con un’esperienza del tutto estranea dal mondo reale. Il vero protagonista in questo caso è l’esperienza simulata proposta alla persona.
Si parla invece di Realtà Aumentata (AR) quando il contesto reale viene “aumentato”, ovvero alterato con informazioni digitali e il mondo reale rimane il punto centrale dell’esperienza.
Parliamo invece di Merged Reality (MR) quando il mondo reale simulato risulta interattivo e manipolabile dalla persona, utilizzando visori o altre tecnologie a sua disposizione.
Siete fortunati! Infatti oggi vi parlerò solo della Realtà Virtuale!
Lo Scenario della Virtual Reality
Partiamo dal presupposto che la tecnologia va trattata come piattaforma, non deve essere l’idea o la creatività.
Le Aziende hanno iniziato a capire che questa nuova tecnologia, applicata a idee creative e integrate in una campagna di comunicazione, può avere un coinvolgimento importante verso le persone, catturare l’attenzione e riuscire a raccontare un’esperienza in modo immersivo.
Dall’ultima ricerca di GreenLightInsights vediamo come ci sia una sensazione positiva sul tema VR e che i settori di maggiore interesse siano Turismo/Avventura seguiti da Film, Eventi Live e Home Design e Gaming.
La VR permette di immergere le persone in un ambiente del tutto fuori dagli schemi, oppure replicare un ambiente familiare entrando nei panno di un’altra persona evocando emozioni e vicinanza al messaggio o storia da comunicare.
Questa tecnologia permette di evocare emozioni, in contesti simulati e integrare personalizzazioni sulla singola persona grazie ad associazioni di informazioni dai propri account Social Media.
Per farvi capire la portata di questa nuova tecnologia che rivoluzionerà contenuti e non solo, qui di seguito potete vedere le più grandi aziende come Apple, Facebook, Google, GoPro, HP, AutoDesk e lo loro ultime acquisizioni di company con focus Virtual Reality.
Secondo Forbes almeno il 30% delle aziende che hanno come destinatario il settore consumer, quest’anno sperimenteranno strumenti e dispositivi per realtà virtuale.
Si stima che entro il 2020 il valore della Virtual Reality sarà di oltre 40 Miliardi di dollari.
Virtual Reality per il Web
La Virtual Reality può essere applicata anche al Web, ed avere la necessità di meno sviluppo e visori super economici, in questo caso parliamo di Cardboard realizzabili a mano o acquistabili su Amazon a meno di 10€.
Voglio condividere con voi WebVR Experiments una raccolta di esperimenti in Virtual Reality in open source, è possibile infatti scaricare il codice da GitHub.
Come vedete da questi esperimenti è facile capire quanto sarà interessante provare anche ad utilizzare dinamiche di coinvolgimento che possano sfruttare semplicemente un browser e un visore in cartone.
Ovviamente in questa modalità abbiamo dei limiti, ma può essere una prima fase di sperimentazione.
13+ Case Study Virtual Reality
Vediamo insieme alcuni casi di studio che ci permettono di capire come le Aziende hanno utilizzato la Realtà Virtuale per attività di Marketing in modo creativo e “non convenzionale” con idee e dinamiche originali.
Ho cercato di selezionare casi di studio in diversi settori come Automotive, Beverage, Fashion, Entertainment in modo da avere uno scenario di applicazione VR più completo possibile.
1. Audi: Enter Sandbox
Audi Norvegia utilizza la Realtà Virtuale creando un vero e proprio test-drive virtuale per provare la nuova Q5 in un contesto ad effetto wow.
L’originalità sta proprio nell’applicare alla tecnologia una Big Idea, in questo caso il tracciato del test drive viene realizzato mappando in VR la sandbox, realizzando uno dei sogni che abbiamo avuto tutti noi da piccoli quando giocavamo a creare percorsi di sabbia con i modellini d’auto.
Come vediamo infatti dallo spot di presentazione, alcuni bimbi si cimentano a guidare la nuova Q5 su un percorso mappato sulla superficie della Sandbox, ovvero un paesaggio creato mappando la superficie della sabbia con tanto di oggetti, come il castello e le palette. Vi invito a guarda i video nella Playlist YouTube.
Il tracciato può essere modificato semplicemente spostando a mano gli elementi nel contenitore della sabbia, facendo buche o salite, poi dopo un ulteriore mappatura viene proiettato come circuito virtuale da percorrere con il modellino della Q5.
2. Jon Lewis – Buster’s Garden VR Experience
Jon Lewis riproduce in Realtà Virtuale parte del suo famoso spot Natalizio che ha avuto grande successo e clamore anche visto il periodo sotto elezioni presidenziali USA.
In questo caso possiamo notare la capacità di integrare la tecnologia VR in una più ampia strategia di comunicazione e non lasciare attività di questo genere slegate dal resto o solo semplici attivazioni.
Questa attività dimostra come la VR può essere presa in considerazione fin dall’inizio di una campagna di comunicazione, attitudine che molte marche dovranno imparare.
3. Old Irish – Virtual Journy to Irland
Old Irish, una birra artigianale con una ricetta irlandese davvero unica, ma un tormentata da luoghi comuni negativi sugli irlandesi.
Hanno offerto alla gente comune di fare un tour virtuale dell’Irlanda, e mentre erano impegnati a esplorare la natura irlandese, le strade di Dublino e un tipico bar irlandese, hanno costruito attorno a loro un vero e proprio bar pop-up pieno zeppo di stereotipi irlandesi.
Un modo originale per far vivere un’esperienza virtuale e concretizzarla con un po’ di artificio.
Questa dinamica è stata seguita (e a volte plagiata) da molte aziende.
4. Gardaland – Shaman VR
Gardaland è uno dei primi parchi avventura in Italia ad attrezzarsi di Realtà Virtuale e allo stesso tempo partecipare a fare cultura di massa.
La sua nuova attrazione Shaman porta con se l’utilizzo di visori in Realtà Virtuale, in modo tale da mostrare alle persone un ambiente del tutto fantastico mantenendo allo stesso tempo le sensazioni di velocità e adrenalina.
In questo caso vediamo come la tecnologia è stata integrata in modo creativo in un contesto ordinario, amplificano le sue caratteristiche (velocità, adrenalina, movimento) a una realtà simulata.
5. Patrón Tequila
Patrón Tequila racconta la sua storia in Realtà Virtuale, immergendo le persone completamente nel filo narrativo.
Nel racconto in VR vediamo come l’azienda racconti la sua storia, mostrando la fonte del prodotto, le persone che ci lavorano e anche parte della catena di produzione arrivando alla parte finale con il prodotto definito.
Un’attività del genere sicuramente lascia un ricordo positivo a chi la prova tramite un visore che riesca ad immergerlo nel racconto.
6. Merrell – Trailscape
Per supportare il lancio di un nuovo percorso di escursioni, l’azienda Merrell durante il Sundance Film Festival ha creato un’esperienza VR chiamata “Trailscape” che porta la persona in una gita in montagna pericolosa.
I partecipanti sono a piedi lungo una scenografia simulata che viene mappata con un’esperienza virtuale per creare un nuovo livello di coinvolgimento.
La motion capture ha permesso agli avventurieri di esplorare la montagna, con elementi tattili, quali passerelle di corda e agitando le assi di legno, rendendo l’esperienza immersiva esperienza.
7. TopShp – VR Experience AW14
Durante la London Fashion Week AW14, Topshop ha lanciato la prima sfilata live in Virtual Reality.
Quattro fortunati fan hanno vinto un posto in prima fila per visualizzare la sfilata, in cui potevano condividere il loro feedback attraverso Instagram e Twitter seduti nello store di Oxford Circus.
Oltre a vedere la sfilata era possibile visualizzare un feed Twitter in movimento in tempo reale.
8. Coca Cola – VR Christmas Ride
Coca Cola presenta un’attività Natalizia in Polonia in Virtual Reality in cui era possibile diventare Babbo Natale e guidare la famosa slitta con le renne.
Migliaia di persone in tutta la Polonia hanno avuto la possibilità di vivere un’esperienza unica con gli Oculus Rift di Facebook con tanto di decollo della slitta di Babbo Natale.
9. McDonald’s – Happy Goggles
McDonald’s trasforma il suo packaging Happy Meal Box in un Cardboard Google, per visualizzare contesti in VR o 360°.
Un modo intelligente per riutilizzare il formato packaging, sfruttando il dispositivo mobile da mettere al suo interno per far giocare le persone.
Ovviamente in questo caso l’attività di gaming non aveva bisogno di processori o grande memoria, quindi viene in aiuto il classico Cardboard.
10. Marriott Hotels – #GetTeleported
La famosa catena di Hotel di lusso, Marriott Hotels, presenta le sue cabine con possibilità di teletrasportarsi grazie alla VR.
In questo caso l’attività era dedicata ad alcune coppie appena sposate a cui proporre una luna di miele virtuale.
L’esperienza era legata anche a tecniche di 4D, in modo tale da immergere ancora di più le persone nell’attività.
11. Mountain Dew – VR Skate Experience
La Mountain Dew (bibita di Pepsi) propone un’esperienza immersiva con la possibilità di correre nei panni di uno skater.
Tramite Oculus era possibile, all’interno di diversi temporary stand, cimentarsi a stare in equilibrio sulla tavola da skates e competere con i propri amici su un percorso ad ostacoli
Un’attività che andava a completare una più ampia operazione di marketing con spot e attività di PR.
VR Case Study Extra⚡️
Cosa succede quando la VR viene integrata a piattaforme e strutture capaci di simulare le azioni che ci vengono richieste nell’ambiente virtuale?
In questo caso siamo difronte ad attività altamente coinvolgenti e non statiche rimanendo fermi, infatti l’ambiente che ci circonda fa parte dell’esperienza aumentando sensazioni ed emozioni.
12. Birdly – Flyng VR Simulator
Si chiama Birdly ed è una startup che tramite Virtual Reality permette di volare, prendendo il controllo di aquila sulla città di New York.
Braccia, piedi e tutto il nostro corpo diventano il controller assoluto dell’esperienza VR.
13. Battlefield4 – Cyberith Virtualizer
Nel mondo Gaming sono nate piattaforme che permettono di camminare o correre durante l’esperienza in Virtual Reality.
In questo video vediamo un esempio con Battlefield 4, in cui il giocatore ha la possibilità di muoversi nell’ambiente sia nella realtà vera che in quella simulata ampliando del tutto il senso di gioco.
Conclusione
Vorrei sottolineare ancora una volta che la la tecnologia va trattata come piattaforma, non deve essere l’idea o la creatività.
La tecnologia è uno strumento, in questo caso la Virtual Reality è un nuovo mezzo per coinvolgere le persone, in modo immersivo, personalizzato e di grande impatto emotivo. La chiave è trovare il corretto concept creativo da applicare e da assolvere con la massima performance.
La VR è sicuramente una di quelle nuove tecnologie per la quale è possibile lasciare davvero alle persone qualcosa, un’esperienza, un ricordo, un’emozione vera evocata dall’attività, quindi è un’ottima opportunità di storytelling immersivo e interattivo.
Ad oggi la VR non è di massa, ovvero le persone non hanno in casa un sistema di Virtual Reality per motivi di costi ancora troppo alti e per la troppa confusione di dispositivi presenti. Questo non vuol dire però che non si possa sperimentare lato marketing intercettando il nostro target e proponendo un’esperienza originale.
Altra riflessione è quella di trovare la giusta integrazione, ovvero riuscire a integrare la VR come attività sinergica in un progetto di comunicazione più ampio, solo in questo modo sarà possibile non perdere budget su attivazioni VR orfane di un concept e che si spengono dopo qualche giorno.